Palazzo Niccolò Brignole

Le Guide


Carlo Giuseppe Ratti, 1780

L’edificio è situato nella zona di San Luca, il Ratti afferma che l’architetto possa essere Galeazzo Alessi: «Palazzo veramente nobile, e signorile dell’Eccellentissimo Pierfrancesco Grimaldi Procuratore perpetuo, di cui fu architetto l’Alessi; ove sono nel primo piano in una stanza buone tavole ad olio, e in un’altra affreschi dell’Abate Lorenzo Ferrari, che nella volta dipinse la Giustizia, che dispensa premj alle belle arti, e ne colorì anche le pareti, con finti rilievi a chiaroscuro, e termini. Al secondo piano lo stesso pur colorì una volta d’un salotto con la Caccia di Diana, che è certamente delle opere sue migliori. Preziosi furono quivi i quadri, che questo salotto adorno, e tra gli altri una Carità Romana del Reni, una Madonna del Tiziano, e altra del Capuccino. Quattro meravigliosi ritratti di figure intere del Vandik, e due parimente ammirabili di Paris Bordone. In altra stanza veggonsi due tavole dell’Albano nella prima le Marie al Sepolcro, e nelle seconda l’apparizione di Cristo risorto alla Maddalena. Degne di osservazione pure sono in altro salotto sette tele, in cui Cornelio Wael Fiammingo ha rappresentato le opere di Misericordia Spirituali, e in sette altre pure dell’Autore medesimo vedesi espressa l’amministrazione dei sette Sacramenti della Chiesa. Sorprendente poi è quivi un ritratto d’una Duchessa Sforza di Milano, fatto da Leonardo da Vinci', pregevolissimo, oltre la bellezza, per la rarità delle opere di questo insigne Maestro»

Federico Alizeri, 1875

Situato nella zona di San Luca è un “grandioso edificio, severo alle forme”, opera, secondo Alizeri, del Vannone.
«[…] gli affreschi son pochi ma eletti […] Poche volte imaginò e colorì l’ab. de Ferrari con quella avvenenza di volti e d’atti, e con quel dilicato di tinte che fece in due camere».
Nel periodo in cui Alizeri redige la sua guida, il Palazzo era appena stato acquistato da Niccolò Brignole, il quale aveva arricchito moltissimo la quadreria: «[…] Entro un salotto nel cui soffitto figurò il de Ferrari fra gli ornamenti dell’Haffner la caccia di Diana, si veggon ritratti della famiglia, di viventi pittori, siccome dell’Isola, del Gallino, del Queirolo; né vi mancano gli antenati, quello ad esempio del marchese G.B. Brignole del Cappuccino»

Bibliografia Guide


  • Alizeri Federico, Guida illustrativa del cittadino e del forastiero per la città di Genova e sue adiacenze, Bologna, Forni Editore, 1972 pag. 132-133
  • Ratti Carlo Giuseppe, Istruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova in pittura scultura et architettura autore Carlo Giuseppe Ratti pittor genovese, Genova, Ivone Gravier, 1780, pag. 134-135
Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022